Il 2020 ha sottolineato la necessità che il posto di lavoro sia, prima di ogni altra cosa, un luogo sicuro per chi lo frequenta. Questo anche per assicurare la fondamentale continuità operativa, quando si tratta di erogare servizi essenziali per la quotidianità delle persone. Su questa consapevolezza si basa l’intera realtà aziendale di EP Produzione, ben sintetizzato nel motto #Abbicura.
Nel 2019, sono stati registrati zero infortuni, a coronamento di un percorso iniziato diversi anni fa e portato avanti con coraggio e tenacia da tutti i collaboratori di EP Produzione. Ad agosto 2020, è stato toccato un altro traguardo: 3 milioni di ore lavorate senza alcun infortunio in tutti gli impianti gestiti, né tra il personale di EP Produzione né tra terzi. Inoltre, nella seconda metà dell’anno sono stati superati i 1.000 giorni senza infortuni nelle Centrali di Ostiglia, Fiume Santo e Scandale. Complessivamente, a fine 2020, l’indice di frequenza di infortuni per il milione di ore lavorate non ha superato l’1,1, il secondo valore più basso di sempre.
Nel 2020, purtroppo, sono stati registrati 2 infortuni, che hanno coinvolto persone delle imprese con cui EP Produzione collabora nelle Centrali di Tavazzano e Montanaso e di Livorno Ferraris. Si è trattato di incidenti di gravità minore ma che non sono stati sottovalutati e che ci spingono a impegnarci ancora di più verso l’obiettivo ZERO infortuni.
I risultati raggiunti non devono rappresentare un traguardo, ma un nuovo punto di partenza. Per questo, EP Produzione focalizza sempre più le energie sulla prevenzione e non sulla reazione, parlando alle persone di sicurezza nelle safety hour, coinvolgendole sul campo nelle safety walk e valorizzando le segnalazioni preventive.
Anche queste iniziative si sono dovute adattare alla pandemia. Per non interrompere il percorso intrapreso, da marzo 2020, le safety hours sono state trasferite sulla piattaforma digitale Microsoft Teams, registrando le sessioni, quando possibile, per poterle divulgare a chi non vi ha potuto partecipare. La modalità virtuale ha permesso di coinvolgere medici competenti e formatori dell’AiFOS, con i quali sono stati affrontati anche temi legati alla sana alimentazione.