La Centrale di Livorno Ferraris è situata nella zona delle risaie del Vercellese, un delicato ecosistema che EP Produzione ha tutelato attentamente in fase di progettazione dell’impianto. In particolare, già nel 2005, durante la fase ante operam dell’impianto, è stato avviato un importante progetto lungo tre filoni di attività:
- attività di biomonitoraggio, finalizzata a monitorare flora, fauna e habitat con particolare attenzione alle presenze del Sito di Importanza Comunitaria (SIC) IT1120007 “Palude di San Genuario”;
- opere di mitigazione, tramite l’impianto di boschi filtro intorno al perimetro della centrale, in un’area di circa 20 ettari;
- opere di compensazione, tramite la riconversione di aree antropizzate (risaie) ad aree naturali (praterie, boschi e paludi), per oltre 24 ettari.
Per quanto riguarda le opere di mitigazione, il progetto ha previsto la creazione di praterie, boschi, arbusteti costituiti da 25 specie autoctone, con oltre 34.000 piante messe a dimora. Dopo circa 15 anni, le formazioni forestali sono diventate un importante habitat per la fauna locale e un punto di connessione tra il bosco di Trino vercellese e la Riserva Regionale e Zona Speciale di Conservazione “Palude di San Genuario”. Il valore in termini faunistici di questi boschi è stato riconosciuto nel corso degli anni anche dalla provincia di Vercelli che ha istituito su queste aree un’oasi di protezione, garantendo in questo modo la tutela alla fauna presente o in transito.
In riferimento alle opere di compensazione, sono stati effettuati due interventi consistenti nella riconversione ad aree a evoluzione naturale, di zone precedentemente utilizzate a fini agricoli (risaie). Entrambi gli interventi sono collocati nelle adiacenze della Riserva Regionale Palude di San Genuario che, localmente, rappresenta la maggior area sorgente di biodiversità. L’ambiente forestale è ormai consolidato, con le 35 specie arboreo arbustive autoctone collocate a dimora, distribuite in formazioni forestali dense, complessi macchia radura, praterie ed arbusteti, offre risorse diversificate per la fauna. La superficie totale dell’area di compensazione è di circa 4 ettari e nel complesso amplia di circa 1/3 lo sviluppo est-ovest della riserva.
La Centrale ha inoltre adottato un sistema di raffreddamento del vapore con condensatore ad aria forzata e ciminiere integrate in un progetto architettonico per ridurre l’impatto visivo. Nel 2022, a valle dell’implementazione delle prescrizioni della nuova Autorizzazione Integrata Ambientale, sono stati introdotti ulteriori piani di monitoraggio ambientale che hanno previsto controlli puntuali sui serbatoi della centrale, sul rumore, sugli scarichi idrici e sulle emissioni.