Il sistema elettrico del futuro
Il sistema elettrico del futuro

Il sistema elettrico del futuro

L’impiego di energie rinnovabili non programmabili, a causa della loro intermittenza e imprevedibilità impone sfide significative per la gestione efficiente ed in sicurezza del sistema elettrico. Per livellare l’intermittenza della produzione di energia rinnovabile e promuoverne l’utilizzazione, senza sprecare la possibile sovraproduzione in particolare in certe ore del giorno, risulta necessario accoppiarle con sistemi per lo stoccaggio di energia elettrica, come ad esempio i bacini idroelettrici e le batterie. In particolare, i sistemi di accumulo elettrochimici, comunemente chiamati “batterie”, immagazzinano energia sotto forma elettrochimica, che viene poi riconvertita in energia elettrica quando effettivamente necessario.

Lo sviluppo di queste tecnologie è considerato un fattore chiave per la realizzazione e il corretto funzionamento del sistema elettrico del futuro, che dovrà essere in grado di integrare una quantità sempre più significativa di energia da fonti rinnovabili.

Nel medio termine si stima che la crescita di fonti rinnovabili non programmabili causerà periodi di over-generation di energia, ovvero momenti in cui sarà necessario “tagliare” l’energia derivante da eolico e fotovoltaico per garantire un bilanciamento continuo tra generazione e fabbisogno, di energia.

Nel Decreto Legislativo 8 novembre 2021, n. 210 che recepisce la Direttiva “Norme comuni per il mercato interno dell’energia elettrica” (UE 2019/944), all’articolo 18 (Sviluppo di capacità di stoccaggio) è previsto che il Gestore della rete di trasmissione nazionale, in coordinamento con i Gestori delle reti di distribuzione, sottoponga all’approvazione del Ministro della transizione ecologica, sentita l’ARERA, una proposta di progressione temporale del fabbisogno di capacità di stoccaggio, distinto su base geografica e per tipo di accumulo e tenendo conto dei fabbisogni già individuati del PNIEC. Lo stesso articolo prevede, inoltre, che sia istituito un sistema di approvvigionamento a lungo termine di capacità di accumulo, basato su aste concorrenziali, che preveda una remunerazione annua a fronte dell’obbligo di rendere disponibile tale capacità a soggetti terzi.

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