Oggi, le scienze del clima sono concentrate sullo studio degli eventi climatici estremi. In particolare, gli esperti stanno cercando di spiegare per quale ragione nell’ultimo secolo eventi straordinari come nubifragi, “bombe di calore”, uragani o grandinate violente siano aumentati in modo significativo, sia in termini di frequenza che di intensità. I risultati parlano chiaro: oltre l’80% della superficie globale, oggi, è a rischio di disastri legati all’aumento delle temperature innescate dalle emissioni antropiche di gas a effetto serra. In Europa, il cambiamento climatico innescato dall’uomo ha aumentato di ben 10 volte la probabilità che si verifichino ondate di calore o altri eventi straordinari, con impatti diretti anche sulle aree in cui EP Produzione opera.
Sabato 21 novembre 2020, il versante ionico della Calabria è stato vittima di un evento piovoso estremo, che ha provocato il secondo allagamento nella storia della Centrale di Scandale (il precedente risale a 12 anni fa). Le intense precipitazioni hanno superato i 300 mm in poche ore, compromettendo la viabilità dell’intera zona e mettendo sotto pressione la macchina dei soccorsi della Protezione Civile.
La Centrale di Scandale ha prontamente risposto all’alluvione attivando le procedure di emergenza, che sono state applicate in modo tempestivo, rilevando alcuni danni alla produzione ma fortunatamente nessun ferito e danno ambientale.
La scarsa prevedibilità di questi fenomeni non impedisce di adottare misure di protezione e adattamento adeguate, monitorando con costanza le allerte meteo sulle tempeste e sui rischi “nature to technology” (NaTech). Tra le azioni di mitigazione implementate a Scandale, ad esempio, si può citare l’aggiunta di un canale di guardia lungo il confine meridionale oppure l’asfaltatura della sezione stradale fino al cancello principale. Inoltre, è stato previsto di spostare le batterie che alimentano i gruppi statici di continuità dal piano interrato.