Asset integrity
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Asset integrity

L’Asset Integrity Process ha come scopi principali la tutela delle persone, dell’ambiente in cui si opera e la salvaguardia delle proprietà nonché delle opere civili su cui EP Produzione potrebbe avere un impatto.
Per assicurare questi obiettivi, sono stati definiti gli strumenti e gli obiettivi dell’Asset Integrity Process, che deve fornire:

  • la metodologia di valutazione del “Condition Index1 e dei suoi criteri,
  • la metodologia di valutazione del rischio, qualitativo e quantitativo,
  • processi standardizzati e metriche che diano valutazioni obiettive, riproducibili e coerenti,
  • strumenti per la standardizzazione dei risultati.

Con queste premesse, abbiamo avviato un Asset Integrity Process con l’obiettivo di mettere in campo una “in housesolution per le nostre opere civili più rilevanti. Le procedure di controllo non sono naturalmente una novità ma grazie a questo nuovo processo, siamo in grado di sistematizzarle e di tenerne traccia, migliorandone l’efficienza e aumentando la nostra capacità di diagnosi e di intervento.

Questo processo prevede l’applicazione della metodologia del “Condition Index” e l’utilizzo dei suoi criteri di rating per la valutazione dell’integrità delle opere civili, del loro stato di decadimento e quindi del rischio associato. Ogni opera è analizzata nelle sue singole componenti attraverso le lenti di una checklist molto articolata che guida in modo oggettivo e verificabile l’analisi dell’asset in esame e lo colloca in una scala di valutazione standardizzata.

Il parco di EPP è stato suddiviso in Centrali Termiche, Unità, Componenti e Items e ne abbiamo osservato parametri come l’età, il livello di avanzamento tecnologico, le condizioni fisiche, le esigenze di manutenzione e gli eventuali malfunzionamenti legati all’invecchiamento degli asset. Ad ognuno di questi indicatori viene associato un livello di probabilità di rischio e si considerano le possibili ricadute in termini di sicurezza, ambiente, costi e reputazione che può causare. Si tratta di un approccio “risk based”, in cui a ogni opera si associa un indice di rischio complessivo e un relativo livello di urgenza di intervento. Attraverso questa valutazione sistematica, obiettiva e tracciabile dei rischi associati ad ogni componente dei nostri asset, saremo in grado di ottenere una fotografia dettagliata delle priorità di investimento del parco di EP Produzione, una base solida da cui partire per tracciare un piano di investimenti sistematico e basato su elementi oggettivi e misurabili da includere nel business plan 2021-2025.

1 Maiocchi, M. e Vezzaro, S., Politecnico di Milano (2014) – “Applicazione del metodo dello Stato medio alla gestione di edifici e patrimoni immobiliari”. Il “Condition Assessment”, un metodo statunitense, valuta periodicamente la condizione conservativa di ogni singolo immobile e permette di elaborare un piano completo e dettagliato di azione per intervenire sull’edificio con diverse soluzioni: per riqualificare, per rifunzionalizzare e per rinnovare, se necessario. Lo strumento utilizzato dal Condition Assessment per valutare lo stato conservativo è il Facility Condition Index (FCI) che utilizza dei parametri numerici per permettere di fare delle previsioni sugli interventi, in modo da elaborare la migliore strategia manutentiva.

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